martedì 23 dicembre 2025

Recensione: "Il Grimorio Maledetto, un nuovo caso per Rebecca Rubini", di Sara Scaranna


Un noir contaminato che intreccia mistero, ironia e profondità emotiva

Con Il Grimorio Maledetto, terzo capitolo della serie dedicata alla detective Rebecca Rubini, Sara Scaranna conferma e rafforza una cifra stilistica ormai riconoscibile: un noir “contaminato”, capace di mescolare indagine, introspezione psicologica, ironia e tensione emotiva senza mai perdere equilibrio.

Non siamo di fronte a un giallo classico, e nemmeno a un semplice thriller. Questo romanzo si muove con disinvoltura su più piani narrativi, offrendo al lettore un’esperienza ricca e stratificata, dove il mistero è solo una delle chiavi di accesso a una storia profondamente umana.

mercoledì 17 dicembre 2025

Letture per cuori spezzati



Ci sono dolori che non chiedono soluzioni, ma compagnia.

La fine di un amore è uno di questi.

Quando un legame si interrompe, non perdiamo solo una persona: perdiamo una versione di noi, un futuro immaginato, un linguaggio condiviso. Il mondo continua a muoversi, ma qualcosa dentro resta indietro, sospeso. In questi momenti, le parole degli altri possono diventare una stanza in cui ripararsi, un luogo dove il dolore non viene minimizzato né corretto.

È qui che entrano in gioco i libri.

La lettura, soprattutto in tempi di pena d’amore, non serve a distrarci o a “tirarci su”. Serve a legittimare ciò che proviamo, a darci parole quando le nostre sono confuse, a farci sentire meno soli nella frammentazione. E quando alla lettura si affianca la scrittura, accade qualcosa di ancora più profondo: il dolore trova un contenitore, un confine, una forma abitabile.

Alcuni libri, più di altri, sanno stare accanto a un cuore spezzato. Non promettono guarigioni rapide. Offrono presenza.

Di seguito, una selezione di letture curative, da affrontare senza fretta, magari a piccoli brani, lasciando che risuonino e aprano uno spazio di scrittura personale.

martedì 16 dicembre 2025

Scrittura del Benessere: Perché scriviamo?



Scrivere è un bisogno.

Si scrive per rispondere a un’urgenza.
Perché non si può farne a meno.

Si scrive per portare all’esterno qualcosa che non possiamo più tenere dentro.
Per dare forma e confini a un ammasso indistinto di pensieri, emozioni, sensazioni, desideri.
Per provare a dar loro un senso.

Si scrive anche per lasciare traccia di sé e opporsi al vuoto.
Per tenersi compagnia.

lunedì 15 dicembre 2025

Scrivere per stare meglio: una terapia alternativa per fare pace con se stessi





Scrivere mi fa stare bene.

Mi fa evadere, prendere le distanze dalle preoccupazioni per chiudermi in un mondo sotto il mio controllo e questo può anche essere considerato terapeutico, ma non è l'unico modo attraverso il quale la scrittura può aiutarci.

Scrivere per stare meglio implica farlo per se stessi, dunque senza tutti quei vincoli stilistici e narrativi a cui si deve pensare quando si ha l'intenzione di pubblicare un testo.

La scrittura del benessere è una pratica gentile, per imparare ad accettarsi.

martedì 1 aprile 2025

Recensione: Stella Cadente di Sara Scaranna


 

Ci sono libri che si leggono con gli occhi e altri che si sentono con il cuore. Stella Cadente  appartiene alla seconda categoria.

Non è un romanzo, non è una storia di fantasia: è una lettera. Un flusso di pensieri che scava nell’anima, che parla di un amore profondo e di una perdita silenziosa, di un dolore spesso invisibile agli altri ma impossibile da ignorare per chi lo vive.

venerdì 7 marzo 2025

Recensione "L'Angelo di Pietra" di Marcello Simoni




Marcello Simoni, maestro del thriller storico e del gotico lagunare, ci conduce nuovamente nella Ferrara del Seicento con "L'angelo di pietra", un romanzo che segna il ritorno dell'inquisitore fra' Girolamo Svampa.

martedì 4 marzo 2025

Recensione di "Ombre d'acqua. Un altro caso per la detective Rebecca Rubini" di Sara Scaranna


Dopo Io sono il mare, Sara Scaranna torna a deliziarci con un nuovo avvincente giallo, Ombre d'acqua, che vede protagonista la detective Rebecca Rubini. Pubblicato nel febbraio 2025, questo romanzo immerge il lettore in una trama oscura e ricca di suspense, ambientata tra i paesaggi della Romagna, dove il mistero si intreccia con le ombre del passato.

mercoledì 12 febbraio 2025

Recensione "Le streghe non dormono" di Alice Bassoli



Se La ninnananna degli alberi, di Alice Bassoli mi è piaciuto, la sua ultima opera: Le streghe non dormono l'ho proprio adorato.

 Alice Bassoli ci regala un romanzo avvolto da un’atmosfera cupa e inquietante, in cui il confine tra innocenza e colpa si fa sempre più labile. Le streghe non dormono è una storia che si insinua lentamente nella mente del lettore, portandolo in un viaggio tra le ombre della provincia italiana, dove segreti, rancori e superstizioni si intrecciano in un noir di grande impatto.

mercoledì 5 febbraio 2025

Ha ancora senso pubblicare con una Casa Editrice medio/piccola?



Ho il dente avvelenato, ora, lo so. Ma bazzico nel mondo dell'editoria da un po' e credo di aver maturato una discreta esperienza.

È una domanda che mi sono posta a lungo, infatti, ma oggi ho la mia risposta.

Ho recentemente rescisso il contratto con la mia storica casa editrice. Non perché non credessi più nel mio libro, né per mancanza di dedizione, ma perché la CE con cui avevo pubblicato è stata acquisita e trasformata in qualcosa che non potevo accettare.

Non potevo permettere che il mio lavoro, la mia voce, il mio nome fossero legati a un sistema in cui non credo, che ho sempre rigettato e a cui non voglio in nessun modo essere legata. Così ho fatto l’unica cosa possibile: ho ripreso in mano i miei diritti e mi sono fermata a riflettere.

Piccole CE: una promessa disattesa?

Quando si firma con una piccola o media casa editrice, lo si fa con la speranza di avere accanto qualcuno che creda nel proprio libro e lo aiuti a trovare il suo pubblico, districandosi in un mondo labirintico, tortuoso e affollato dalle migliaia di testi che vengono pubblicati ogni anno. La realtà, però, è spesso diversa.

Le piccole CE, con rare eccezioni, non hanno un vero potere promozionale. Distribuire un libro non significa semplicemente metterlo in catalogo o renderlo disponibile su un portale: significa garantirgli visibilità, spazio, una strategia di comunicazione. E troppo spesso, tutto questo ricade interamente sulle spalle dell’autore.

Così chi scrive si ritrova a:
📌 Cercare recensioni, blogger e interviste.
📌 Pagare pubblicità per raggiungere lettori.
📌 Organizzare eventi e firmacopie da solo.
📌 Promuovere il proprio libro con strumenti che una CE dovrebbe fornire.

E tutto questo per cosa? Per una ridicola percentuale sulle vendite che diventa ancora più misera se calcolata sul prezzo degli ebook. Perché l'autore, diciamolo, è l'ultima ruota del carro, spesso bistrattato da case editrici truffaldine e trattato come carne da macello da sfruttare e spennare fino all'ultimo centesimo facendo leva sul suo ego e sul desiderio di vedere pubblicato il proprio manoscritto.

Senza contare che ormai senza l'intercessione di un'agenzia letteraria è quasi impossibile approdare nella gran parte delle case editrici, che non accettano quasi più testi pervenuti direttamente dagli autori. Agenzie letterarie che, ovviamente, chiedono cifre non indifferenti per valutare un testo e poi decidere se meritevole di essere proposto alle CE oppure no. Restano comunque l'unico modo che l'autore ha per difendere i propri diritti e per tentare di fare il salto di qualità che ogni autore sogna di fare. Ma tutto ha un prezzo.

Ma un'alternativa c'è. Self-publishing: fatica, sì, ma con un senso.

Pubblicare in self non è una passeggiata. Significa lavorare il doppio: sulla qualità del libro, sulla copertina, sulla promozione. Ma significa anche poter raccogliere i frutti del proprio impegno.

Un autore indipendente può guadagnare molto di più su ogni copia venduta. Può scegliere la propria strategia, decidere il futuro del proprio libro senza vincoli, senza doversi affidare a qualcuno che, nella maggior parte dei casi, non ha gli strumenti per farlo emergere.

C'è ancora molta diffidenza, è vero. Il fatto che chiunque possa pubblicare qualunque cosa senza il filtro qualitativo che un tempo erano le case editrici può far pensare che il self brulichi di testi di dubbia qualità e ce ne sono, è vero. Ma testi del genere li ho trovati anche nei cataloghi di case editrici che ormai sono diventate delle vere e proprie tipografie pronte a pubblicare qualunche cosa sia il trend del momento senza più guardare alla qualità di un testo.

Un tempo l'editoria era più meritocratica. I testi pubblicati avevano un valore culturale. Ora non più. L'unico valore che conta è il guadagno. Che lo fornisca l'autore acquistando copie o pagando qualunque servizio, piuttosto che il grande pubblico per avere il libro del VIP del momento (anche se scritto da un ghostwriter) poco importa.

Qualcosa però sta cambiando. Molti concorsi letterari, per esempio, accettano anche testi pubblicati in Self, mentre un tempo erano banditi. E in alcuni casi, sfruttando piattaforme specializzate, li si possono distribuire anche nelle librerie.

La scelta è personale, ma io ho deciso

Se pubblicare con una CE significa poter contare su un team che lavora davvero al tuo fianco, allora è una scelta più che legittima. Ma se significa fare tutto il lavoro da soli e ricevere solo le briciole, allora la domanda iniziale ha una risposta chiara: pubblicare con una piccola CE, oggi, ha sempre meno senso.

Per questo, ho scelto di camminare da sola.
Libera di sbagliare, libera di riuscire. Ma soprattutto, libera.

E tu, che cosa ne pensi?

lunedì 15 luglio 2024

10 libri da leggere almeno una volta





Ci sono libri che, per il loro potere di emozionare, ispirare e trasformare, meritano di essere letti almeno una volta nella vita. Questi testi non sono solo storie, ma veri e propri viaggi nell’anima umana, capaci di lasciare un segno indelebile. Ecco una lista di dieci libri che, a mio avviso, dovreste assolutamente leggere prima di morire.

Recensione: "Il morso della reclusa" di Fred Vargas


Fred Vargas, pseudonimo dell'archeologa e storica francese Frédérique Audoin-Rouzeau, ci sorprende ancora una volta con "Il morso della reclusa", un thriller avvincente che intreccia mistero, scienza e mitologia in un quadro narrativo mozzafiato. Pubblicato nel 2017, questo libro rappresenta un ulteriore tassello nelle indagini del commissario Adamsberg, personaggio ormai iconico nella letteratura poliziesca contemporanea.

domenica 14 luglio 2024

Alda Merini: un'icona della poesia italiana

 

Veleggio come un'ombra
nel sonno del giorno
e senza sapere
mi riconosco come tanti
schierata su un altare
per essere mangiata da chissà chi.
Io penso che l'inferno
sia illuminato di queste stesse
strane lampadine.
Vogliono cibarsi della mia pena
perché la loro forse
non s'addormenta mai.

Alda Merini, una delle voci poetiche più straordinarie del Novecento italiano, nacque il 21 marzo 1931 a Milano. La sua vita, costellata di momenti di sofferenza e di straordinaria creatività, ha lasciato un'impronta indelebile nella letteratura italiana.

sabato 13 luglio 2024

"L'amica geniale" di Elena Ferrante eletto miglior libro del secolo secondo il New York Times

 


Mi ha sorpreso non poco la scelta del New York Times di eleggere "L'amica geniale" miglior libro del XXI secolo, prima di tutto il secolo deve ancora terminare, ma anche ammesso che si vogliano tenere in considerazione gli ultimi 25 anni, la decisione mi sorprende ugualmente, poiché "L'amica geniale" non è un testo facilmente digeribile, è ostico e rasposo sia per quanto riguarda la trama, ma soprattutto lo stile utilizzato che non cerca di facilitare le cose al lettore, non ci pensa proprio. Lo stesso NYT nella motivazione scrive: "Leggere la Ferrante è come andare in bicicletta sulla ghiaia: è grintoso, scivoloso e snervante, tutto allo stesso tempo".

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